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La Città di Ottone (The Daevabad Trilogy #1) recensione

Eccoci!

La città di ottone - The City of Brass - è stato scelto come libro del #fantasydiv di maggio! Il secondo volume è da poco uscito in italiano e, siccome era tanto tempo che avevavo questo libro nello scaffale che mi guardava male, ho deciso di prendere la palla al balzo, anche perché questo è il genere di libri con quell'ambientazione che amo!


Prima di parlare un po' di info:

LA CITTA' DI OTTONE

The Daevabad Trilogy #1

S.A.C

Genere: fantasy

Casa Editrice: Mondadori

Trama: Egitto, XVIII secolo. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.


--> la serie è completa in inglese. In Italiano manca ancora l'ultimo da tradurre!


 

Allora, prima di partire mi sembra ovvio dire che ero partita con un'idea e sono arrivata alla fine con un'altra. Che cosa intendo? Pensavo fosse un libro YA, mentre non lo è.

Secondo me la storia potrebbe facilmente tradire, ma sono sicura che a 14 anni leggendo un sistema magico del genere non ci avrei capito nulla, o meglio, ci avrei capito, ma me lo sarei dimenticato un attimo dopo, dato a quell'età cercavo solo azione, personaggi belli e avventure (non che qui non ci siano). Secondo me l'autrice fa bene ha considerare la saga come fantasy per adulti. Sì, in un certo senso la storia che ci presenta è uno YA, perché comunque anche la nostra protagonista è una giovane ragazza, ma, di fatto, tutto quelle che sta dietro, il worldbuilding e le parti politiche, sono pensati per un altro pubblico, o, almeno, questo è quello che penso.

Quindi, sì, in un primo momento sono stata un po' spaesata, perché mi aspettavo una storia del tutto diversa, ma non che questo mi sia dispiaciuto, ho solo fatto un po' di fatica ad entrare nel tutto.


Parlare della storia senza parlare dell'impostazione del mondo è molto difficile.

Sicuramente pensavo che fosse un fantasy con ambientazione medio-orientale, quale è, ma pensavo che fosse collocato fuori dal tempo, mentre invece ci troviamo nel XVIII secolo, con tutto quello che comporta questo in termini storici e territoriali.

Limitante questa cosa? Per nulla, anzi, mi è piaciuto nonostante di solito leggo di regni inventati di pari pianta nel tempo e nello spazio!

Come ho sempre detto e ripeto, le storie ambientate in medio oriente, con questo tipo di worldbuilding, mi affascinano da morire. Le mille e una notte è stato uno di quei libri che ho letto e riletto non so quante volte da piccola, e che mi ha iniziato a questi mondi che trovo assolutamente affascinati.

Credo che qui il worldbuilding sia spettacolare, sia dal punto di vista del mondo magico, delle caste che dalla vera e propria atmosfera di ogni luogo. Ti sembra quasi di camminare per quelle strade, vedere quei colori, sentire l'odore delle mille spezie. Sì, a volte poteva stringere su alcune cose, però nel complesso tutto questo l'ho super sentito.


La storia è la storia di Nahri, ma abbiamo anche un altro Pov, quello di Ali, quindi una narrazione che procede in contemporanea.

Nahri è una giovane ragazza che vive al Cairo e cerca di sopravvivere rubando e truffando la gente. Okay, fino a qui non sembra andare lontano dalla trope della classica protagonista femminile di qualsiasi altro libro. Ma non è così, o, almeno, per me non lo è stato. Ho trovato in lei, ma anche negli altri due protagonisti principali, dei soggetti abbastanza singolare, ma, sopratutto, ho avuto difficoltà ad inserirli in una "classe" classica di personaggi. Non sono i classici buoni vs cattivi, in realtà gli ho trovati tutti molto grigi, cosa che mi piace sempre un sacco perché, nonostante ci troviamo in un fantasy, tutto è più realistico.


"Tornerò Nahri" promise. "Tu sei la mia Banu Nahida. E questa è la mia città." Aveva un'espressione di sfida. "Niente mi terrà lontano dall'una e dall'altra."


Mi è piaciuta la divisione della narrazione in due pov. Bella anche se ogni tanto spezzava la narrazione, dato che personalmente non vedevo l'ora di tornare da Nahri. Scusa Ali, ma è più interessante.

Mi sarebbe piaciuto leggere anche il terzo pov ma mi sembra di capire che potremmo averlo nel secondo volume!


Come è stata quindi quest'esperienza di lettura, quindi? Allora, secondo me la storia è bella, anche se per me ci sono stati dei punti deboli che mi hanno un po' appesantito l'esperienza:

- Le prime 250 pagine. Credo di aver impiegato più di una settimana per leggere la prima parte. Questo non è un male, ma ho proprio sentito la fatica di leggere e a volte non ero così interessata a leggere la sera. Forse colpa mia dato che uscivo dalla lettura di un'autrice che mi fa andare come un treno.... Però almeno quando ho preso il via non volevo più mollarlo!

- il mondo magico. Meraviglioso, solo che se dovessi spiegarlo non saprei che cosa dire ... Sono ancora confusa, sopratutto su tutte le divisioni sociali ... Ripeto, meraviglioso, ma mi servirebbe qualcuno che me lo spiegasse per bene

- non so niente degli altri romanzi, ma credo di aver capito dove andremo a parare con i prossimi due volumi. La curiosità rimane ma pensare che magari potrò rimanere delusa non aiuta tantissimo...


Il finale per quanto mi abbia fatto un po' arrabbiare mi è piaciuto perché lascia delle buone premesse per il prossimo libro dal punto di vista politico. Sopratutto sono curiosa di come Nahri verrà fuori dalla situazione in cui si è infilata! Interesting ...

Chiaramente aspettatevi la qualunque nelle ultime pagine da crepacuore!


Spero che la recensione vi sia piaciuta!

Ci vediamo alla prossima!


Vi lascio i miei link utili:


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