Eccola la lettura di Gennaio per il #fantasydiv!
Questo è il primo mese in cuoi sviluppo questo progetto (insieme anche a #leggostorici!) quindi vediamo come è andato!
In che cosa consiste? All'inizio del mese vi propongo quattro libri, questi saranno sopratutto nuove uscite! Voi scegliete, io leggo e ci scrivo sopra, così che possiate sapere la mia! So che spesso con le nuove uscite non si riesce sempre bene a valutare e decidere, così ho pensato di buttarmi in questo progetto di lettura di nuove uscite, che torna benissimo sia a voi che a me, che così smaltisco la mia tbr!
Per Gennaio, nonostante ci sia stato un pareggio con Il principe crudele (leggerò e recensirò anche questo) ha vinto Assedio e tempesta, il secondo volume della serie di The Shadow and Bone! Ebbene, mancano pochi mesi all'uscita della serie tv e, a questo punto anche solo la traduzione dell'ultimo volume della saga, Ruin and Rising, di cui, però, ancora non si sa niente! Vi terrò sicuramente aggiornati!
Prima di leggere che cosa penso di questo libro, un po' di informazioni:
SIEGE AND STORM // ASSEDIO E TEMPESTA
The Shadow and Bone Trilogy #2
Leigh Bardugo
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Fantasy
Trama: "Non sarà sempre così" dissi a me stessa. "Più tempo passerai da libera, più diventerà facile." Un giorno mi sarei svegliata da un sonno senza incubi, avrei camminato per strada senza timore. Fino a quel momento, mi tenevo stretta il mio pugnale sottile, desiderando sentire il peso sicuro dell'acciaio Grisha nella mano. Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
Il mondo del Grishaverse fa parte di una serie di libri in cui troviamo dei collegamenti:
The Shadow and Bone Trilogy
1 Tenebre e Ossa (Shadow and Bone)
2 Assedio e Tempesta (Sierge and Storm)
3 Ruin and Rising
Six of Crows
1 Sei di Corvi (Six of crows)
2 Il Regno Corrotto (Crooked Kingdom)
King of Scars Duology
1 King of Scars
2 Rule of Wolves (Marzo 2021)
Vi lascio i link per le mie recensioni del primo volume della saga, Tenebre e Ossa: https://divoratricedilibri20.wixsite.com/ilmiosito-1/post/lettura-del-mese-di-novembre-tenebre-e-ossa-di-leigh-bardugo?lang=it
Sul blog potete trovare le recensioni anche degli altri libri del mondo del Grishaverse che ho letto!
Premetto che possono esserci degli spoiler, seppur minori. Di solito non lo faccio, ma parlare di questo libro senza spoilerare la fine del precedente è praticamente impossibile!
Ho già parlato sommativamente di questo libro nelle mie storie qualche giorno fa, ma, siccome il libro mi è piaciuto tanto, e siccome so che molti di voi vogliono leggerlo, volevo farlo in maniera più approfondita!
Bhe, che dire. Che dire di questo libro.
Non so se vi ricordate ma il primo volume, letto insieme a Novembre, appena è uscito, mi era piaciuto, ma non mi aveva fatto impazzire. Ecco, non ero uscita di capoccia del tutto come avevo fatto per Sei di Corvi, con cui vi tormento ancora. I know, ma non smetterò mai finché non verrà a
noia (no, nemmeno allora).
Ebbene, dunque, il primo non mi era così piaciuto, anche se avevo apprezzato i personaggi, quindi non è che mi aspettasi così tanto dal seguito. Solitamente il secondo libro, in una trilogia, fa un po' da cuscinetto, e non è mai qualcosa di spettacolare, sono poche le trilogie che si salvano in questo, e mi viene in mente solo Hunger Games per adesso... Ebbene, per stringere, non mi aspettavo nulla, anche se non sono partita con dei pregiudizi, tendo a non farlo mai per non rovinarmi nulla, sapevo soltanto come iniziava, ovvero un qualcosa che si poteva dedurre dalla fine del primo capitolo, e già questo non mi entusiasmava ...
Non so se vi ricordate, ma alla fine di Tenebre e Ossa ero rimasta un po' interdetta per la resa in traduzione di alcune parti del primo libro, sopratutto la parte del famose "Fine, make me your villain", che forse è la frase più famosa della serie (e che non vedo l'ora di sentire dall'interpretazione di Ben Barnes). Bene, per il secondo volume ho boicottato l'attesa della traduzione italiana e l'ho letto in inglese... :)
Tenebre e Ossa si concludeva con Alina e Mal che riescono a fuggire via, ed è qui che incomincia la nostra storia. Vi risparmio la mia paternale sul fatto che temevo che gran parte del libro si incentrasse in questo setting, ma, per volontà divina non è stato così. Grazie, sarei morta di noia.
Altra premessa prima di continuare. Non mi piace Mal. O meglio, Mal non mi piace, ma ancora peggio non sopporto i momenti Mal/Alina. Scusate, non riesco a capire perché debba essere lui il love interest. Non sono un'amante della dinamica friends to lovers, di cui ho davvero poche eccezioni, quindi, l'unica reazione possibile che mi suscitano insieme sono il reflusso gastrico.
Senza spoilerare altro della trama, che cosa ho trovato bello di questo libro? Praticamente tutto, ragion per cui ho anche dato cinque stelle su cinque come valutazione. Non ci sono stati né momenti in cui mi sono annoiata - i momenti di Mal non li trovo noiosi, solo insopportabili, e già questo mi sembra un passo avanti - né momenti di troppo. Ho trovato lo sviluppo molto dinamico, i nuovi personaggi superlativi e mi è piaciuta tanto anche Alina, che cresce davvero tanto nel corso di questo libro.
Quindi:
1) Ho trovato lo sviluppo delle dinamiche super interessante e per niente scontato. Credo che la Bardugo sia una scrittrice eccellente. Mi piace come caratterizza i personaggi ma, ancora di più amo come costruisce le storie, sempre con quel modo che non ci aspettiamo, quel modo che alla fine ci fa struggere anche per qualcosa che non dovremmo, e per cui soffriamo, terribilmente.
Quello che posso dire è che ho ritrovato un po' quelle dinamiche da palazzo, le mille sotto-trame, i sussurri, incentivati anche dall'arrivo sulla scena di Nikolai, che ha smosso davvero tutta la situazione, oltre che il nostro cuoricino.
2) Ancora una volta l'ambientazione e la capacità della Bardugo di farmi immergere in un mondo immaginario che, però, ha qualche collegamento con la realtà, mi ha sorpresa. Mi sembra evidente che in Ravka si possano vedere dei collegamenti con il mondo russo pre '900, in cui la superstizione è presentissima e foomentata, la condizione sociale delle classi più povere è terribile e ci sono dei sovrani del tutto inadatti a governare e a capire i problemi che affliggono la nazione, manipolabili e incapaci di comunicare con il proprio popolo, ormai ridotto alla fame e diviso.
Tutto questo mi affascina, quindi forse sono di parte, ed è reso in quella maniera che solo la Bardugo sa fare.
3) I personaggi. Quando ho iniziato questa trilogia ho fin da subito notato le differenze con Six of Crows, ma c'è da dire che con questo secondo libro notiamo un bello sviluppo dei personaggi, se non l'introduzione di nuovi.
Alina Nel primo libro non avevo dato un giudizio complessivo ad Alina, la nostra protagonista, perché secondo me con un solo libro, sì, certo, possiamo avere delle impressioni, ma non possiamo entrare al cento per cento dentro di esso, seppur, appunto, protagonista. Ebbene, Alina cresce, così come la storia va avanti lei cresce e prende consapevolezza di se stessa. Sta iniziando ad imparare a giocare al gioco dei troni, sta imparando sulla sua pelle come funzionano le cose, come vivono i Grisha, quale sarà il suo futuro... Devo dire che, sopratutto nella parte finale, sopratutto quando si trova sola, l'ho apprezzata di più, e ci sono dei momenti davvero belli e profondi che riflettono un po' tutti i suoi dubbi, non solo su Ravka, ma sopratutto su se stessa, su quello che è in grado di fare e che dovrà essere in gra
do di fare, quello che vorrà essere.
“Like calls to like. I'd sense it when the Hummingbird entered the Unsea, but I'd been too afraid to embrace it. This time, I didn't fight. I let go of my fear, my guilt, my shame. There was darkness inside me. He had put it there, and I would no longer deny it. The volcra, the nichevo'ya, they were my monsters, all of them. And he was my monster too.
"My power is yours", I repeated. His arms tightened around me. "And yours is mine," I whispered against his lips.”
Ripeto, forse nel primo libro non l'ho apprezzata perché non l'ho capita. Alina non è un personaggio convenzionale, non agisce mossa da un fine più grande, è una ragazza che agisce impulsivamente, a volte compiendo azioni che ci sembrano sbagliate senza senso, ma sono sue ... Forse sarà questo il punto del libro, non lo so, ma forse questo è il motivo per cui più volte mi sono chiesa "Ma che fa Alina?", e forse è anche questo il punto per cui, più e più volte Alina si chiede se sta facendo la cosa giusta, il perché più volte è incoerente, torna sulle sue scelte, si sente combattuta ecc...
Un altro elemento che ho notato è che Alina si sente terribilmente sola, ha paura di rimanere da sola, di non appartenere a nessuno, a nessun posto, e forse e per questo che solo accanto a Mal si sente lei, si sente a casa. Ripeto il match non mi piace, ma forse avrà un senso. Bhe, per adesso solo dento la testa di Alina.
Credo di sapere, dentro di me, come finirà questa storia, nonostante abbia appena aperto il terzo capitolo... Forse sbaglio, non lo so. Non so se questa volta la Bardugo troverà la mia approvazione come lo è stato per Crooked Kingdom, che mi ha fatto piangere tutte le mie lacrime.
“I got used to seeing him waiting for me at the end of corridors, or sitting at the edge of my bed when I fell asleep at night. When he didn’t appear, I sometimes found myself looking for him or wondering why he hadn’t come, and that frightened me most of all.”
Nikolai Sapevo che Nikolai mi sarebbe piaciuto, ma non così tanto. Nikolai è il classico personaggio carismatico che amo, ma Nikolai è qualcosa di più: calcolatore, attento ai dettagli, il politico scaltro, colui che sa organizzare davvero ogni cosa, i simboli, anche le cose più semplici possono diventare un'arma potentissima, un sognatore nato tra i lupi. Come sembra la Bardugo ci deve stroncare e anche la sua storia mi ha emozionato tanto, e credo che continuerà a farlo. In realtà, fin dalla sua prima apparizione ho pensato "questo è il famoso Nikolai, deve esserlo". Sono super curiosa di capire come si evolverà la situazione e la sua figura.
“Watch yourself, Nikolai,” Mal said softly. “Princes bleed just like other men.”
Nikolai plucked an invisible piece of dust from his sleeve. “Yes,” he said. “They just do it in better clothes.”
The Darkling. Che dire. Continuo a pensare che The Darkling sia uno dei personaggi più interessanti e affascinanti che io abbia mai letto. Sì, E' IL MALE, IL MALE PURO, ma ... Dai, lo so che ci siete cascati anche voi. E' qualcosa che va al di là della morale, l'attrazione per il personaggio del Darkling, proprio come per Alina. Non si può spiegare.
Inutile dire che lui, insieme a Nikolai trainano la serie e che, fin dall'inizio del libro, sapevo che che sarebbe apparso da un momento all'altro e che avrebbe ribaltato la situazione! Inutile dirlo, ma lungo la durata del racconto le sue apparizioni sono le parti più belle e anche più profonde.
“Why won’t you leave me alone?” I whispered one night as he hovered behind me while I tried to work at my desk.
Long minutes passed. I didn’t think he would answer. I even had time to hope he might have gone, until I felt his hand on my shoulder.
“Then I’d be alone, too," he said, and he stayed the whole night through, till the lamps burned down to nothing.”
Non dovrei, perché lui è il villain, ma, questo pezzo, non vi ha fatto pensare? Il senso di solitudine di questo passo è pungente, e il modo in cui la Bardugo ha costruito il personaggio del Darkling (forse nel libro dopo si capisce ancora di più), il rapporto che lega lui e Alina, va oltre ogni mia capacità di capire come non possa provare repulsione per un personaggio del genere.
“We are alike,” he said, “as no one else is, as no one else will ever be.”
The truth of it rang through me. Like calls to like.”
Ah, beh, in inglese il Darkling è un'altra persona, niente da fare. Cento punti in più.
Nella mia testa ha chiaramente un accento british, così per mettere i puntini sulle i.
Quindi, alla fine il libro mi è piaciuto davvero tanto. Il finale mi ha lasciato un retrogusto amaro e mi sarei arrabbiata tantissimo se avessi dovuto aspettare del tempo per leggere il continuo, ma ci sta tantissimo! Credo, a questo punto, di essere arrivata anche alla conclusione di come finirà questa saga. Forse si legge fra le righe, forse no, forse i pensieri di Alina, la sua connessione con il Darkling, i loro essere unici, mi ci hanno fatta arrivare ... Ma, non avendo ancora letto il seguito, non lo so, vedremo...
PS: al momento sto già leggendo il seguito, quindi presto, prima dell'arrivo della traduzione italiana, vi farò sapere quello che penso nel complesso di questa saga! :)
Spero che la recensione vi sia piaciuta!
Vi lascio i miei link:
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