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"La vita invisibile di Addie LaRue" mi ha convinto?

Immagine del redattore: GiuliaGiulia

Eccoci eccoci!

Ebbene, "La vita invisibile di Addie LaRue" è stato scelto come mia lettura da fare nel mese di dicembre per poi parlarvene qui sul blog! E' stato votato da tante persone, e ne capisco anche il motivo! E' stato un libro molto chiacchierato all'estero fin da quando l'autrice lo ha annunciato, per non parlare poi quando è uscito. Bene, voglio analizzare proprio questo punto: la Schwab lo ha descritto come il migliore libro che abbia mai scritto! Quindi, mi ha convinto?


Prima di parlare del libro volevo ringraziare la OscarVault che mi ha inviato l'Arc alcuni giorni prima dell'uscita! Grazie! Vi lascio anche un po' di info utili:

LA VITA INVISIBILE DI ADDIE LARUE

V E Schwab

24 Novembre 2020

Genere: Fantasy

Casa Editrice: Mondadori

Trama: "Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.". E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te? Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli. Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima. Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome



 

Quello che ho capito dopo la lettura de"La vita invisibile di Addie LaRue" è che non è solo un libro molto particolare, ma è estremamente soggettivo. E' uno di quei libri per cui una persona potrebbe piangerci tutte le lacrime del mondo ed un'altra trovarlo estremamente noioso e senza senso. Appena l'ho concluso mi sono sentita un po' interdetta, non sapevo bene cosa pensare, e ho deciso di ragionarci bene prima di dire la mia su questo romanzo. Quello che è certo è che è molto personale, non per tutti quindi.

Ma parliamo de libro in se per se e di quello che è lo sviluppo della trama. Una cosa che ho capito fin da subito è che quella di Addie non sarebbe stata una lettura convenzionale, ma sarebbe stata un'esperienza totalmente diversa, forse anche diversa rispetto alle letture che ho fatto in precedenza!


Nel 1714 Addie è soltanto una ragazza, non conosce molto del mondo e della sua vita in generale, ma quello di cui è consapevole è che per adesso non si vuol legare a nessuno, soprattutto in matrimonio con qualcuno che non la conosce, non la capisce e con cui non potrebbe avere la vita che desidera. Per questo, quando le mancano davvero pochi minuti prima dell'oblio, invoca proprio quegli dei che non vanno pregati dopo il tramonto, come le ha sempre suggerito Estelle. Addie non vuole quella vita, ha ancora troppe cose da fare, da scoprire, e decide di fare un patto con il diavolo. E' un patto che le costerà caro perché chiaramente non si rende conto di quello che ha chiesto, del prezzo che deve pagare fino al momento in cui sarà irrevocabile.

Addie potrà vagare sulla terra finché vorrà, finché non sarà stanca, ma nessuno si ricorderà di lei, non potrà mai lasciare una traccia. Sarà un fantasma, un'ombra di cui tutti si scordano.


"Perché il tempo non ha pietà per nessuno, e tantomeno per gli artisti. Perché la vista si indebolisce, la voce si spezza, il talento si offusca. Perché la felicità è fugace, la storia rimane e, alla fine, tutti vogliono essere ricordati."


Ebbene, queste sono le premesse del libro che mi hanno intrigato fin dal primo momento in cui ho letto la trama, perché, si, per me poteva essere il libro dell’anno!

Ho sentito varie opinioni su questo libro, è stato molto chiacchierato all’estero e forse anche un po’ troppo “pompato” dall’autrice. Non voglio assolutamente sminuire il suo lavoro dietro, tanto meno il gusto dei lettori a cui è piaciuto e l'hanno amato, ma, personalmente non mi ha convinto al 100%. Vi spiego il perché!

A parer mio il libro, ma tutta la narrazione, si concentra su due punti: l'accettazione di Addie del fatto di non essere più umana, mortale e il tema del ricordo. Credo che quest'ultimo tema sia uno dei più belli ma anche più difficili da rendere. Sinceramente mi è piaciuto di più lo sviluppo del primo aspetto che del secondo. Addie per tutto il libro sembra non rendersi conto di non essere più quella ragazza impaurita, ma una donna con ormai trecento anni alle spalle e con una vita che potrebbe essere infinita, oppure no. Ci sono dei momenti molto toccanti, come i primi attimi in cui la nostra protagonista si rende conto che nessuno si ricorda di lei, che è praticamente un'ombra, ma anche quelli in cui entra in contatto con il suo passato, che ormai è diventato polvere tra le sue dita per lo scorrere del tempo che per lei sembra essersi bloccato a quella sera.


Il racconto della vita di Addie avviene in un modo che mi piace tanto. Non mi sono annoiata durante la lettura perché ho trovato curioso l'alternarsi i capitoli con l'oggi e gli anni precedenti, scanditi con l'anniversario di quel sì. Sicuramente, dal mio punto di vista, avrei trovato la storia troppo pesante se non fosse stato così, però senza dubbio, i capitolo "nel passato" sono stati migliori di quelli nel presente. Non fraintendetemi, quello che succede nel presente di Addie è emozionante, ma, forse perché sono appassionata di qualsiasi cosa riguardi il passato, e proprio il passato di Addie si sviluppa in quei secoli che sono tra i miei preferiti, non c'è paragone.

Come vi avevo detto, la trama mi attirava un sacco, perché il fatto che lei, che doveva essere dimenticata per sempre, trovasse qualcuno, invece, capace di ricordarla mi intrigava un sacco. C'è sempre una falla nel sistema, rimarrà per sempre una delle miei citazioni preferite e quindi credevo che fosse un po' così, come se anche quegli dei potessero fare qualche errore. Ebbene, dalla lettura ho percepito che il momento dell'incontro tra queste due persona speciali, una dannata e qualcuno che la vedesse oltre l'angolo, stava arrivando, ma purtroppo non l'ho sentito, affatto. E questo è un peccato perché credo che dovesse essere il momento più importante della storia, quello con più phatos, quello per cui avrei pianto o almeno mi sarei emozionata. Per me non è stato così. Sì, mi sono emozionata per questo libro, ma non in questa scena e non in altre con Henry. Ci sono state delle scene, soprattutto, come ho detto prima, quelle nel "passato", che mi hanno davvero colpito e fatto emozionare, ma, purtroppo, io, la chimica tra i due personaggi non l'ho proprio sentita, anzi, ho trovato più affini Addie e Luc che Addie e Henry. Non fraintendetemi, credo che qui i personaggi riusciti meglio siano proprio Luc ed Henry. Henry non mi ha colpito particolarmente, anche se con tutta probabilità io potrei essere lui in un mondo ipotetico. Luc (vabbhè poi sono la stessa persona) credo che sia un personaggio molto affascinante e ho trovato le parti con lui le più interessanti, le più ambigue e forse anche inquietanti, tanto che volevo sapere sapere di più, soprattutto quando Addie fa quel riferimento che ti innescano un po' la curiosità.

Ecco, credo che il mio problema sia stato proprio questo. Ero curiosa di sapere che cosa fosse successo tra i due personaggi quarant'anni prima piuttosto di capire come si sarebbe concluso il libro. Henry avrebbe ricordato Addie? Non mi faceva ne caldo ne freddo...


Ripeto, forse ho letto troppe opinioni prima di leggere, ma sono rimasta un po' delusa da questo romanzo. Molte cose che sono successe me le aspettavo, altre, come il finale erano delle ipotesi che mi ero fatta dentro la mia testa. Forse quest'ultimo mi è piaciuto, ma forse no, non so dirlo con certezza. Fino ad un certo punto del libro credevo che la questione si sarebbe risolta in un'altra maniera, quindi forse sotto questo punto di vista il finale mi ha sorpresa, dall'altro ho pensato che potesse essere meglio... Non lo so!

Non lo so, questo romanzo mi ha lasciato molta confusione. Non so se questa era l'intento della Schwab, quello che so è che le aspettative erano alte e forse non tutte sono state esaudite con la lettura.


Quello che è un dato di fatto per me è che questo è un libro assolutamente soggettivo. O lo ami o lo odi, non ci sono mezze misure.

Personalmente non lo voglio bocciare, perché molte scene (anche se quelle sbagliate) le ho apprezzate e alcune dinamiche e tematiche sono davvero profonde. Forse mi aspettavo semplicemente qualcos'altro...


Spero che tutte le persone che lo hanno amato non si offendano leggendo le mie parole. Ci sono tanti libri "belli" che io non ho amato, ma nonostante questo ho apprezzato tanti aspetti di questo romanzo! Io purtroppo questo libro non l'ho sentito fino in fondo, per quanto possa essere un libro con tematiche forti, sì perché sono forti, e estremamente serio nonostante...

Con questo non voglio dirvi di non leggerlo, anzi, rinnovo la mia tesi secondo la quale questo libro è SOGGETTIVO a parer mio. Potrete benissimo amarlo. Quindi, sì, è bello corposo, ma se siete curiosi un tentativo lo farei.

A me la casa editrice ha inviato l'ARC (grazie ancora), ma sicuramente avrei tentato la lettura perché ero troppo curiosa per rimanere con il dubbio!


Spero he la recensione vi sia piaciuta! Ci vediamo alla prossima!

 

Vi lascio i miei link utili:


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