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Lettura del mese - settembre. "L'orso e l'usignolo" Winternight Trilogy #1 di Katherine Arden

Immagine del redattore: GiuliaGiulia

La lettura del mese di Settembre è stata "L'orso e l'usignolo" il primo libro della Winter Trilogy di Katherine Arden.


Come sempre, prima di parlare del libro, vi lascio alcune indicazioni sul libro:

L'ORSO E L'USIGNOLO

The Winternight Trilogy #1

Katherine Arden

Uscita: 13 Marzo 2019 Casa Editrice: Fanucci Editore

Genere: Fantasy

Trama: In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l’inverno dura la maggior parte dell’anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alëša tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell’inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può “vedere” e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell’intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l’unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l’Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini.


The Wintertale Trilogy:

1 L'orso e l'usignolo

2 La ragazza nella torre

3 L'inverno della strega



Il primo libro della trilogia della Arden non è uscito da troppo tempo, quindi non sono arrivata troppo in ritardo come è mio solito. Non avevo mai sentito parlare di questo libro prima che spulciassi un po' il booktube. E' proprio su you tube che ho cominciato a vedere girare questo romanzo e, ancora, non riesco a capire come mai sia così poco conosciuto.

"L'orso e l'usingolo" è una storia ambientata nella Russia, e già qui aveva tutte le premesse per piacermi. Per chi non lo sapesse, ho una leggera ossessione per tutto quello che riguarda la Russia e la storia di questo territorio. Il libro basa il suo mondo fantasy su tutta una serie di racconti, credenze, fedi che nascono nella storia e nel folklore russo, materia particolarissima e super interessante. Il romanzo è molto particolare, ovvero noi entriamo in contattato con quelle che sono queste credenze, queste storie, fin dalle prime pagine, ma ci accompagnano come una storia della buonanotte letta tutte le sere, e soltanto quando abbiamo una svolta ne capiamo il senso.


"Vasja non lo vedeva, si nascondeva nel bosco o nella stalla. Ma il Domovoj sentì la sua mancanza più di chiunque altro, perché ora per lui non c'erano altro che briciole."


Vasja è la nostra protagonista. Non è un

personaggio semplice il suo, lo capiamo fin da subito, fin da come viene al mondo. Vasja è sempre stata particolare, sua mamma lo aveva sostenuto fin dal momento in cui si era resa conto di portarla in grembo: lei sarà speciale.

Vasja può vedere, vede quello che gli altri hanno sempre e solo sentito. Gli spiritelli che sono sempre sattai i protagonisti delle storie del villaggio sono i suoi amici, ci parla, li cura, li nutre. Vasja è la persona grazie alla quale questo equilibrio è mantenuto, ma forse non sarà per sempre così, dato che il Male vuole portala via dalla sua casa. Ed è così che Vasja entra in contatto con il mondo adulto, con Morozko e con quello che sarà il suo destino.


"<<E' come se fosse mia figlia. Tu sei inverno, Morozko. Tu sei morte, sei gelo. Non puoi averla. Lei darà la sua vita a Dio.>>"


Questo libro è molto bello per vari motivi. Ha una costruzione di quella che è l'ambientazione della storia che è pressoché perfetta a mio parere. Abbiamo un mondo reale, che potrebbe essere benissimo il nostro, in cui la magia è presente ma nessuno ci crede. Siamo in un mondo moderno in cui anche il credere a questa magia entra in contrasto con la Fede. Vasja, con il suo modo di vivere e la sua totale fiducia nell'esistenza di questa magia, si mette anche in contrapposizione con le persone che credono, che pregano. E' la rappresentazione russa di quella che poteva essere una strega nell'Europa occidentale. Ergo, da noi avrebbe rischiato il rogo. Vasja è del tutto l'opposto di quello che dovrebbe essere una ragazza normale: non vuole prendere marito, non è devota come la matrigna e cavalca come un uomo (scena fantastica). Tutto questo apre anche una finestra sul significato femminista di tutto questo. Il padre di Vasja è un uomo buono, che ama la figlia, ma la la società del tempo non le permette di essere quella che lei è, quindi in qualche modo anche lui deve cercare di frenarla, anche solo per un semplice gesto di protezione, dal momento che a un certo punto ho davvero avuto paura che la prendessero e la mettessero sul rogo.


"Marina, pensò Petr. Mi hai lasciato con questa pazza ragazza, e io la amo. E' la più coraggiosa e ardita tra tutti i miei figli. Ma questo di che utilità è in una donna? Ho giurato che l'avrei tenuta al sicuro, ma come posso salvarla da se stessa?"


Il personaggio di Vasja quindi l'ho trovato davvero interessante. Nonostante spesso non apprezzi mai troppo questi personaggi che

sono un po' troppo tutti loro, in Vasja non è troppo eccentuato questo elemento e quindi l'ho trovata molto piacevole. In realtà credo di aver trovato molto più interessanti i personaggi secondari, come i fratelli della protagonista, il loro modo in cui si interelazionano con la sorella che è del tutto fuori dall'ordinario. Sono molto curiosa riguardo a loro e spero di trovarli ancora nei prossimi libri!


" Tu cavalcherai fino a dove la terra incontra il cielo. Nascerai tre volte: una volta dall'illusione, una dalla carne e un'altra dallo spirito. Coglierai bucaneve nel cuore dell'inverno, piangerai per un usignolo, e morirai per la tua volontà."


In realtà il libro mi è piaciuto, tanto. Forse verso il finale poteva essere migliore ma mi è piaciuto. L'unica cosa è che l'ho trovato troppo lento. La descrizione della vita, necessaria per entrare dentro le dinamiche di questa società, forse potevano essere più brevi e magari avere una maggiore azione nella seconda parte che è sicuramente la più avvincente del libro.

Sono quasi del tutto sicura del fatto che sia una lettura piacevole ma non semplice. La Arden ha uno stile narrativo che ho trovato piacevole, sì, ma anche abbastanza impegnativo, quindi per chi legge in lingua consiglierei una lettura in lingua originale, che è sempre più bella.


Che penso del finale? Non sono rimasta con l'amaro in bocca alla fine, anche se in realtà non mi ha suscitato così tanta curiosità da voler leggere subito dopo il seguito. Lo leggerò sicuramente, perché ho letto che merita davvero, però questa è la sensazione che mi ha dato.


"<<Il sangue è importante. E anche la veggenza lo è. Ma il coraggio... è la cosa più rara di tutte, Vasilisa Petrovna.>>"


Quello che posso dire in conclusione su questo libro è che è un primo libro di serie validissimo, aperto a qualsiasi età di lettura. La rappresentazione di questo mondo mi è piaciuta davvero tanto, ma, ribadisco, qualsiasi ambientazione russa mi conquista prescindere, quindi forse non conto.


Sono contenta di aver fatto questa lettura con voi e spero che vi sia piaciuto!


Ci vediamo al prossimo post!

PS Il libro da leggere per il gruppo di lettura di Ottobre è "Sulle tracce di Jack Lo Squartatore" di Kerri Maniscalco, la nuovissima uscita e il primo libro dell'omonima serie. Spero che vi unirete anche a questo gruppo di lettura! ;)


Vi alscio alcuni miei link:

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/divoratricedilibri_2.0/?hl=it

GOODREADS: https://www.goodreads.com/user/show/97793088-giulia---divoratricedilibri-2-0-x1f9dc-x1f3fc



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