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Recensione di "The Cure" di A.C. Gonzalez

Immagine del redattore: GiuliaGiulia

Credo di avervi tediato abbastanza questo anno con la saga di The Hunger Games e i distopici. No, questa volta non parlerò di Hunger Games, ma di un libro che ho letto e che rientra proprio in questo genere, o forse qualcosa di più!

Anche questo libro è frutto di una collaborazione grazie all'autrice che mi ha contattata direttamente! La ringrazio ancora una volta per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro! Sono stata un po' più lenta del solito a leggere e di questo mi scuso, ma purtroppo non ho contato che dopo quasi tutto il giorno davanti al pc a leggere, seguire le lezioni e studiare, qualche sera anche mettermi a leggere era di troppo!


Bado alla ciance! Parliamo di cose serie! Vi lascio qui le informazioni sul libro e di seguito tutto quello che penso!

THE CURE

A.C. Gonzalez

Casa Editrice: bookabook

Genere: Distopico/Fantasy







 


Come ho scritto poche righe fa durante la lettura questo libro mi ha ricordato tanto il mio amato mondo di Hunger Games per vari e vari motivi!


"Un muro alto, di cemento, si innalzava sovrastandola, a confronto Eve era un piccolo scarafaggio. Il muro non terminava mai, continuava ad avanzare imponente verso il fondo, spaccando la terra a metà. Ritornò al presente e osservò Storm con il fiato sospeso. Che cos'aveva da perdere, in fondo? Quanto poteva essere lontano il fondo da dove si trovava lei in quel momento?"


"The Cure" è, infatti, ambientato in un mondo postguerra, per la precisione la terza guerra mondiale, in cui la popolazione è stata colpita da un virus (attuale, no?), e quindi, come in molti altri casi, alcune persone sono state colpite pesantemente, trasformandosi del tutto in essere irrazionali, mentre altri hanno reagito positivamente, ma sono diventati a loro volta speciali in quanto possessori di alcune doti sovrannaturali! Come comportarsi con questi "altri", allora? Ogni zona, che si autogoverna, ha un istituto in cui viene deciso che questi ragazzi vadano rinchiusi. Il romanzo è narrato in terza persona con più punti di vista che ci danno un quadro generale del mondo che incontriamo e di tutto quello che succede a livello di trama (su questo ci tornerò dopo)!


La nostra protagonista principale è Eve, una giovane ragazza che si trova inserita a

lavorare nell'istituto della sua zona. Diciamo che quello che percepiamo è che in realtà Eve non sappia niente di tutto quello che avviene all'interno dell'istituto; la realtà è molto lontana da quello che credeva, l'istituto è colmo di crudeltà e violenza, e ben presto si rende conto che forse non può convivere moralmente con questo peso.


"Vogliono che tu ti comporti come loro e in cambio vieni usato e resti in vita. Ma essere qualcuno che non sei non vuol dire essere già morti? Loro vogliono crearti con lo stampino, vogliono che tu ti penta di essere speciale, di essere diverso, invece non è così. Tu non hai bisogno di loro, non hai bisogno di sopravvivere. Tu, come tutti noi, meriti di vivere la vita che ti aspetti. Non lasciare che la paura ti trasformi nel tuo nemico, non lasciare che il loro potere ti plasmi."


I suoi dubbi vengono colmati dall'incontro con Storm che in qualche modo, non sa come e perché, ma la conosce. Questo incontro, ma anche quello con Ward, fanno scattare qualcosa nella testa di Eve che decide di non starci più e che è arrivato il momento di fare qualcosa per cambiare il mondo e il modo in cui vuole vivere.


"Non vedeva niente, non sentiva niente. Sapeva che il vento era attorno a lei, i capelli lunghi di quel ragazzo sembravano lingue d'inchiostro e volteggiavano attorno a lui."


Come ho detto prima questo libro è narrato in terza persona e abbiamo un passaggio continuo di point of view che ci fa comprendere meglio il mondo fantastico creato e le vite di tutta la nostra schiera di protagonisti. Eve, Lucas, Claudia, Nicole, Amélie... Ognuno di loro è importante perché ci fa vedere una parte di questo mondo, ogni parte è soggettiva e per questo, certo, comprendiamo il tutto in maniera molto più completa.

Personalmente preferisco le narrazioni in prima persona, perché tendo a empatizzare di più con i personaggi, ma anche in terza non mi dispiace. L'unica pecca che sicuramente voglio evidenziare è il fatto che spesso i passaggi da punto di vista ad un altro sono stati un po' confusionari, dato che spesso mi sono trovata a chiedermi se stessi leggendo sempre della stessa persona oppure no. Questa ovviamente è una preferenza personale che più volte metto in discussione. Comunque il punto di vista alternato l'ho apprezzato appunto per comprendere più a fondo il mondo!


Per quanto riguarda l'andamento della sinossi posso dire che nella prima metà del libro dobbiamo entrare nella storia e nel mondo, capire come funzionano le cose e farci un'idea del tutto, entrare nella testa dei personaggi, e infatti proprio per questo è abbastanza lento e lineare, cosa data forse ancora una volta dal continuo passaggio di punti di vista. Però, poi, quando si sorpassa la prima metà, il tutto diventa molto più dinamico così come l'azione (come piace a me), tanto che questa seconda parte l'ho letta davvero molto velocemente! Come cresce la tensione e l'azione cresce anche la nostra empatia per la storia, i nostri sospetti e la nostra simpatia verso il nostro piccolo gruppetto di personaggi a cui ci siamo incominciati ad affezionare e che sentiamo sempre più vicini.

L'ultimissima parte del libro l'ho trovata davvero dinamica, fino ad arrivare alle ultime pagine finali in cui tutte le informazioni e dettagli che abbiamo raccolto durante la lettura si uniscono. Inutile dire che abbiamo un finale davvero con il botto!


"<<Io mi fido delle persone>> ribatté Eve. <<Mi fido quanto basta per non soffrire e quanto basta per non amare. Per me va benissimo così.>>"


Alla fin dei conti il libro mi è piaciuto e credo di poterlo valutare quasi da quattro stelle! Ci sono stati degli elementi che non mi hanno coinvolto al cento per cento ma voglio premiare questo libro per la costruzione del mondo che è fatta bene! L'autrice è davvero giovane e quindi tanti complimenti per aver realizzato questo romanzo!

Sapete che questo genere di libro, il distopico, mi piace molto e vado quasi sul sicuro. Inoltre, non so nemmeno se può essere del tutto definito distopico o qualcosa di più, sta di fatto che mi piaciuto molto!


Ringrazio ancora una volta l'autrice per avermi dato la possibilità di leggere e recensire il suo libro e mi scuso per averci messo un po'di più rispetto al dovuto! Grazie!



 


Spero la recensione vi sia piaciuta! A quanto pare il libro non è ancora disponibile su Amazon e altri store, ma se siete interessati potete andare nel sito della casa editrice!


Come sempre vi lascio i miei link social:



Ci vediamo al prossimo post!

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