"I nostri cuori chimici" è stata la mia lettura condivisa del mese di Luglio. E' il primo mese che deciso di portare avanti questa iniziativa, ovvero di leggere un libro in comune con altre persone! Lo farò anche ad Agosto scegliendo il libro più votato nel sondaggio apposito. Il prossimo mese (domani) sarà il turno di Sei di Corvi (Six of Crows) di Leigh Bardugo.
Avevo acquistato questo libro da ormai un anno e dovevo leggerlo. Dovevo leggerlo perché mi stava chiamando, sentivo il bisogno di leggerlo, capire se mi avrebbe colpito così tanto quanto pensassi. Perché sì, ho acquistato questo libro a sentimento. Quando l'ho viso ho pensato "questo è uno di quei libri che mi entrerà sottopelle" E così è stato. Mi è bastata la prima pagina del romanzo per capire che, non solo mi sarebbe piaciuto da impazzire, ma che mi avrebbe colpito e anche fatto molto soffrire.
Prima di dire qualcosa su questa fantastica lettura, alcune informazioni sul libro:
I NOSTRI CUORI CHIMICI
Krystal Sutherland
24 Novembre 2016
Casa Editrice: Rizzoli
Genere: Romanzo Young Adult
Trama: Henry Page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, la colpa è del suo inguaribile romanticismo: Henry è da sempre così aggrappato al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici. Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vestiti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritrova vicina di scrivania, e presto precipita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mistero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il Grande Amore è più amaro di quanto i romantici credano.
PS: Il 21 Agosto uscirà il film di questo romanzo Chemical Hearts! Non vedo l'ora!
Come ho detto, a giugno decisi che questo libro sarebbe stato la lettura condivisa del mese. È il mio primo esperimento che spero di continuare dato che c’è stato un bel riscontro! Comunque, ho iniziato questo libro con zero, ma dico zero, aspettative. Fin da quando l’avevo adocchiato, ormai più di un anno fa, ne ero rimasta attratta. Sapevo che c’era qualcosa in questo libro che mi attirava a lui, che mi diceva “leggimi”.
Credo che “I nostri cuori chimici” non sia affatto una lettura leggera. È un po’ ai livelli di John Green, dei libri come “Cercando Alaska” e “Città di carta”, che possono sembrare banali, ma che toccano dei temi così importanti che, dopo averli letti, non puoi non ignorarli. Libri che mi sono piaciuti, ma che mi hanno fatto soffrire terribilmente.
Henry e Grace non sono i classici personaggi. Non dico che non abbiano problemi (come tutti), ma non sono i "classici". Henry è il ragazzo intelligente che però non è che vada così bene a scuola, con una famiglia tanto strampalata quanto la sua voglia di trovare l’amore di cui tutti parlano, compresi i suoi migliori amici. L'amore con la A maiuscola, quello per cui tutti gli adolescenti si struggono. Grace Town è Grace Town. Niente è paragonabile a Grace quanto un’espressione matematica, perfetta, ma che a volte non torna, quanto una formula chimica, perfetta, ma che brucia.
Henry e Grace si incontrano in un momento molto particolare della loro vita:
Henry sta cercando qualcosa, Grace ha perso qualcuno. Fin dal loro primo incontro
sappiamo che soffriremo, io lo sapevo, sappiamo che tutto questo non porterà a qualcosa di buono, ma leggiamo, ci illudiamo, speriamo, amiamo proprio come fa Henry, oltre ogni cosa. Oltre il tempo, oltre le cose perse, oltre ogni strampalata stranezza emerga fuori dalla personalità di Grace.
"Perché non ho mai capito che ci si può innamorare degli esseri umani come ci si innamora delle canzoni. la melodia all'inizio non ti dice niente, non la riconosci, ma presto si trasforma in una sinfonia incisa sulla pelle, un inno nel reticolo delle vene, un'armonia cucita nella fodera della tua anima."
Quello che mi è piaciuto di questo libro è che tratta di due personaggi veri e la storia risulta perfetta anche se non lo è affatto. E' uno young adult e rappresenta al meglio quella che è la vita di un ragazzo, o una ragazza, di quell'età: strampalata e senza senso.
La storia, i personaggi, tutto mi è piaciuto perché non c’è niente fuori posto. In questo libro viene affrontata una tematica molto importante, quanto quella dell’elaborazione del lutto. Spesso di fronte ad una situazione del genere ci troviamo sempre ad analizzare i comportamenti di una persona, senza pensare che ognuno di noi elabora la cosa un po’ a modo suo. Grace Town è la realtà di questo concetto. Noi lettori comprendiamo piano piano questo suo stato emotivo e la cosa fa ancora più male.
Non voglio rivelare altri dettagli della trama perché mi sembra di aver già detto abbastanza. Questo libro è uno young adult è ovvio che affronti tematiche come la scoperta di se stessi e dell'amore, però, sotto alcuni punti di vista, credo che se lo avessi letto anni fa non avrei apprezzato alcuni aspetti e mi sarei concentrata di più sul personaggi di Henry e sulla sua delusione emotiva. Con una certa consapevolezza si capiscono e comprendono i comportamenti di Grace Town, così di rimando quelli di Henry. Per questo mi piace e mi piacerà sempre questo genere. Lo young adult è indirizzato sopratutto ai giovani adolescenti, ma può essere letto e può colpire profondamente anche un adulto.
Ho sofferto molto per questo libro. Ho sofferto dalla prima pagina, dalla prima riga, dalla prima parole. Sapevo come si sarebbe concluso il libro, anche se il significato di esso, così come quello del titolo lo scopriamo soltanto nelle pagine finali.
Mi sono immedesimata nel personaggio di Henry, mi sono immedesimata in lui e nella sua voglia di amare, di amare anche quando si rende conto di non essere l'altra persona.
"E solo in quel momento compresi finalmente di essere un'interferenza nella storia d'amore di qualcun altro. Che un amore meraviglioso stava sì avendo luogo, ma non era il mio, come avevo sperato; io ero il personaggio secondario, un espediente nella trama per tenere separati i protagonisti."
Consiglio a tutti questo libro. Non riesco a capire come faccia ad essere praticamente sconosciuto. Io l'ho scoperto davvero per caso.
Leggetelo, per favore.
Leggetelo se volete qualcosa che vi buchi la pelle come le spine di una rosa, bello ma doloroso.
Leggetelo se volete sognare ma piangere, perché la densità di alcuni capitoli vi lascerà senza alcuna lacrima in corpo.
Un'altra nota positiva. Krystal Sutherland ha quel tipo di scrittura che mi rapisce. A questo punto credo che portò leggere anche la sua lista della spesa. Ho visto che ha scritto un altro libro e tra poco ne uscirà uno nuovo in lingua.
Spero che questa recensione vi sia piaciuta. Di seguiti vi lascio i miei link:
Goodreads: https://www.goodreads.com/user/show/97793088-giulia---divoratricedilibri-2-0-x1f9dc-x1f3fc
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