Prima di scrivere la recensione di questo (meraviglioso) libro volevo ringraziare Oscar Vault per avermi dato l'opportunità di poter leggere questa uscita che ha fatto tanto discutere in anteprima. Credo che questa collana della Mondadori stia facendo delle scelte e un lavoro eccellente, sia sul piano lavorativo che commerciale! Credo che riuscirei a comprare anche un autore che odio se fossero loro a sponsorizzarmelo!
Bado alle ciance!
Ho sempre amato il fantasy. Fin da quando ho letto i miei primi libri fantasy li ho sempre considerati un gradino sopra gli altri. Non c'era niente da fare: il romance è bellissimo, lo adoro, ma il fantasy ha un qualcosa in più proprio.
Ho iniziato Nevernight senza troppe aspettative. Tutti dicevano che era un libro unico, una scrittura rivoluzionaria, però non mi sono voluta fasciare la testa prima del tempo... Ho letto e mi sono innamorata (perdutamente) della scrittura di Jay Kristoff. Ogni pagina, ogni morte, ogni spada sono descritte con una tale purezza da farti venire i brividi. Kristoff descrive un assassinio o una scena di sesso come se i personaggi stessero contando un puro canto angelico. Sono rimasta molto colpita da questo aspetto.
Ad essere sincera, all'inizio, ho davvero fatto molta fatica ad entrare nel mood della storia, e per questo, ma solo per questo, non mi sono sentita di dare cinque stelle piene a questo libro. Per il resto, niente da dire.
La storia di Mia ti incuriosisce e ti entra dentro la pelle fin dalle prime righe. La sua personalità, il rapporto con Messer Cortese. Ho riso tantissimo, perché sì, Kristoff aggiunge anche questa sottile ironia che ci sta benissimo, anche se principalmente questo libro è rosso come la copertina.
Fin da subito sono stata molto curiosa anche della storia di Tric. Il suo personaggio l'ho trovato veramente molto intrigante. La sua storia, le sue origini, il suo odio, la sua delicatezza. L'ho trovato un personaggio davvero molto riuscito. Anche Ash mi è piaciuta molto, ma questo è un altro discorso.
Per tirare le somme questo primo libro mi è piaciuto molto. Il finale ti lasci quell'amaro in bocca che è tale da infondere in te abbastanza curiosità da pensare "E ora?". Devo essere sincera, sono abituata a George Martin, ma il finale mi ha letteralmente spiazzata. No, non mi sarei mai aspettata tutto questo, ero consapevole che qualcuno avrebbe tradito qualcuno, ma, mai e poi mai, avrei pensato che il libro si sarebbe concluso in questo modo.
Insomma, un libro da leggere secondo me. Per adesso non leggerò i seguiti, voglio prima sentire il parere di qualcuno che li ha letti. Poi magari ci penserò. Come ormai saprete non sono una fan delle serie lunghissime, anzi, preferisco di gran lunga un libro auto-conclusivo, anche se, so benissimo che nel fantasy è pressoché impossibile.
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