top of page
Immagine del redattoreGiulia

Ruin and Rising (The Shadow and Bone #3)

Non so con quale coraggio mi sto mettendo a scrivere questa recensione, ma ci siamo. Mi ci devo mettere subito adesso che sono bella fresca, così che mi possa ricordare tutti i dettagli.


Prima di iniziare a parlare a ruota libera, un po' di info utili:

RUIN AND RISING - ROVINA E ASCESA

The Shadow and Bone #3

Leigh Bardugo

Genere: Fantasy

Casa Editrice: Mondadori

Trama: The nation's fate rests with a broken Sun Summoner, a disgraced tracker, and the shattered remnants of a once-great magical army.

The Darkling rules from his shadow throne while a weakened Alina Starkov recovers from their battle under the dubious protection of the zealots who worship her as a Saint. Now her hopes lie with the magic of a long-vanished ancient creature and the chance that an outlaw prince still survives.

As her allies and enemies race toward war, only Alina stands between her country and a rising tide of darkness that could destroy the world. To win this fight, she must seize a legend's power - but claiming the firebird may be her ruin.


Italiano: "Disprezza il tuo cuore." Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura. L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.


Vi ricordo che il 23 Aprile uscirà anche la serie tv! :)


Qui riassunto dell'ordine di lettura:

Il mondo del Grishaverse fa parte di una serie di libri in cui troviamo dei collegamenti:

The Shadow and Bone Trilogy

1 Tenebre e Ossa (Shadow and Bone)

2 Assedio e Tempesta (Sierge and Storm)

3 Rovina e Ascesa (Marzo 2021, Ruin and Rising)

Six of Crows

1 Sei di Corvi (Six of Crows)

2 Il Regno Corrotto (Crooked Kingdom)


King of Scars Duology

1 King of Scars

2 Rule of Wolves (Marzo 2021)


Di seguito vi lascio le miei recensioni dei due libri precedenti:


 

Prima di iniziare premetto che ho pensato a questo post come un qualcosa che potesse essere letto anche da chi avesse letto anche solo il primo libro.

Ci sarà, quindi, anche una parte spoiler vera e propria, sopratutto per parlare degli avvenimenti dell'ultima parte del libro, ma vi avviserò quando inizierà così che, chi non vuole leggerla, può benissimo uscire dal post!


Il primo libro mi era piaciuto? Sì, ma non mi aveva fatto impazzire.

Il secondo mi ha fatto cambiare opinione? Assolutamente: l'ho adorato.

Il terzo? Signor*, sono in lutto. Pensavo che dopo un paio di giorni mi sarebbe passata, ma no, ho avuto la stessa reazione di quando ho finito di leggere Il Regno Corrotto. C'è modo di uscire da questo circolo vizioso? C'è una cura che non sia un altro libro della Bardugo dato che mi sono presa anche King of Scars, che mi farà piangere anch'esso?


A parte il fatto che adesso cadrò in un blocco del lettore colossale, perché, sì, la Bardugo, come poche altre autrici mi fa questo effetto, come si supera tutto questo? Non pensavo che mi sarei sentita così tanto legata anche a questa saga ... Come si supera la bellezza di questi libri e l'ossessione per questa storia, questi personaggi, le emozioni contrastanti che mi hanno fatto provare?


Non so se vi ricordate ma, appena letto il primo libro, avevo decretato l'assoluta superiorità della saga di Six of Crows. Ebbene, certo, oggettivamente Six of Crows, è migliore, ma anche la trilogia di Shadow and Bone mi ha rubato il cuore e entra, di fatto, tra le mie saghe preferite di sempre.

Ma parliamo del libro.

Il titolo parla da sè, Ruin and Rising, e già con questo dobbiamo capire che siamo alla fine, siamo agli sgoccioli, sopratutto dopo la conclusione del precedente capitolo della saga, Siege and Storm, Assedio e Tempesta in Italiano. Vediamo anche quanto la Bardugo sia cresciuta rispetto alla sua prima opera. Ho trovato il lessico un pochino più complesso (l'ho letto in inglese), proprio leggermente, ma sopratutto l'azione, che si tinge non solo di tante scene, ma anche momenti e sensazioni che il lettore deve cogliere!


This was what Ravka did. It made orphans. It made misery. No land, no life, just a uniform and a gun.


Il libro è bello movimentato, non si sta un attimo tranquilli, anche se i primi capitoli sono un po' lenti, ma chiaramente c'è un perché. Quello che mi ha stupito è che, come sempre, sei essenzialmente convinto di una cosa, e succede non solo l'esatto opposto, ma questo avviene in un modo che non ti eri assolutamente immaginato! Credo che sia un proprio per questo che la scrittura della Bardugo mi ha fin da subito colpita e affondata. Sei perfettamente consapevole che da un momento all'altro avverrà qualcosa non solo di tragico, ma anche del tutto inaspettato, qualcosa che avevi calcolato ma che ti ritrovi sempre ad affrontare con sorpresa e con la stessa frase in testa: "in che senso?"

In Ruin and Rising avviene tutto questo. Certo, direte, siamo in un libro finale di una trilogia, che ti aspettavi? Ma fa sempre male :(


Ci sono davvero tante scene potenti, simboliche, tante scene in cui la Bardugo è stata molto brava e in cui mi ha fatto emozionare tanto.


You live in a single moment. I live in a thousand.”


Parliamo dei personaggi.

Alina. Alina, la nostra Alina. Come ho detto nella recensione di Siege and Storm, Alina non è la nostra eroina del cuore, non è la classica protagonista, è semplicemente se stessa e agisce sempre con la sua testa, andando avanti sulle sue scelte, sbagliando, anche e sopratutto. Sarebbe stato più semplice scrivere di un personaggio che ci avrebbe un po' accontentato, forse più intrepido, certo...


He’d wanted me to believe in his ruthlessness.

Then I remembered his words from so long ago: Make me your villain.


Alina in questo libro arriva al capolinea di quell'arco che aveva incominciato a scalare all'inizio di Shadow and Bone, Tenebre e Ossa. L'Alina che conosceva Mal, la mappatrice, l'inutile Alina, non esiste più. Adesso Alina è una Sankta, la Sun Summoner, qualcosa che non ha deciso e che deve portarsi per sempre dietro e dentro, forse un qualcosa che nessuno al di fuori di lei può capire e comprendere.

Sarei ipocrita nel dire che il personaggio di Alina non mi sia piaciuto, sul finale cade un po' (di questo parlo più avanti), ma, forse possiamo comprendere le sue azioni.


I felt it then, the vibration along that invisible tether. I pushed away from it. I would not go to the Darkling now. I wouldn't go to him ever again. But still, I knew wherever he was, he was grieving.


Il The Darkling e Nikolai sono dei personaggi cardine di questa trilogia, sebbene non siano i protagonisti, per me sono loro che con il loro stesso carisma e personalità portano avanti la saga.


In questo libro non ci sono solo Alina, The Darkling e Nikolai, ma anche il contorno di personaggi secondari da non dimenticare. Zoya, David, Genya. Genya... Genya mi è sempre piaciuta, e forse una delle sue scene finali di Sierge and Storm è una di quelle scene più toccanti che abbia mai letto, così i primi capitoli dell'ultimo libro proprio su questo personaggio. E Genya è una forza della natura e un personaggio bellissimo. Non vedo l'ora di leggere ancora di lei in King of Scars.

Na razrusha'ya. I am not ruined. E'ya razrushost. I am ruination.”


Okay, il libro, nonostante tutto, non posso mentire, ma mi è piaciuto. Nonostante questo ci sono delle cose che mi hanno fatto storcere il naso, ma tanto.

Come ho detto fin da subito questa saga risente tantissimo degli anni in cui è stata scritta, perché credo che ha un grandissimo potenziale, ma via via la storia ha perso qualcosa e poteva avere una risoluzione molto più "coraggiosa" (nella parte spoiler ne parlo meglio per chi ha letto il libro, scusate ma non posso fare altrimenti).


E' un libro perfetto? No.

Accetterò mai questo finale? No, nel modo più assoluto, e non per quello che pensate voi...

Mi ha convinto al 100%? No. Infatti non vedo l'ora di leggere King of Scars!

La serie è entrata nel mio cuore? Ovviamente, anche con i suoi mille difetti, perché, sì, ce ne sono.


Grazie di essere arrivati fino a qui.

Se mi seguite su instagram sapete quanto questo finale mi abbia colpita e ne vorrei parlare più apertamente, cosa che farò nella parte che viene adesso, che sarà con degli spoiler, quindi se non volete leggere ... ci vediamo alla prossima! Grazie per aver letto :)


.

.

.

.

.

.

.

.

.

.



PARTE SPOILER


.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

SPOILER

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.


Ebbene, adesso viene il bello.

Allora, di finali devastanti ne ho letti.

Di finali che mi hanno lasciato con la bocca aperta ne ho letti.

Ma dei finali che mi lasciassero così allibita, sconcertata, con le braccia che mi cascavano, che non capivo come fossimo arrivati a questo punto, ben pochi, ben pochi, e quello di Ruin and Rising è in cima alla classifica. Per adesso, anche se mi hanno detto che anche quello di King of Scars mi farà arrabbiare parecchio.

No, il finale non è da bocciare per quello che pensate voi, ormai lo avevo capito che quella cosa sarebbe successa, nonostante credo che se ne potesse fare a meno ...

Ma andiamo per ordine.


LEIGH MA COSA DIAVOLO E' SUCCESSO? COSA HAI FATTO? SPIEGATEMI TUTTO QUESTO AAAA

Perché ogni volta che arrivo alla fine dei tuoi libri devo stare così?

Questo è stato quello che ho pensato appena ho chiuso il libro. Esattamente questo, nient'altro che questo.

No, non è vero, ho anche gettato il libro più lontano da me e l'ho guardato male per mezza giornata, incredula per quello che avevo appena finito di leggere.


Non fraintendetemi. L'ultimo libro per me è stato davvero molto bello, con un pathos, una drammaticità, tutta una serie di sensazioni molto forti che si sentono fin dalle prime pagine e ti accompagnano fino alla fine, insieme a tutte le peripezie della trama centrale.


MA

MA

ho storto troppe volte il naso per non dire niente


Partiamo dalla prima questione.

Inutile girarci intorno. Per me il Darkling è, e resterà sempre, uno dei personaggi più carismatici di cui abbia mai letto. E' un villain, senza ombra di dubbio, o meglio, è colui che è identificato come il cattivo della storia. Nonostante questo il lettore non riesce a non provare una qualche forma di sentimento nei suoi confronti. Io non ce l'ho fatta. Mi sono legata più a lui, al suo senso di solitudine, al bisogno di creare un luogo sicuro per i Grisha, all'idea che gli è stata inculcata fin da piccolo (che si può vedere molto bene nella novella A demon in the wood - se non l'avete lette: fatelo), ovvero che avrebbe condotto tutta la sua vita da solo, con nessuno che lo avrebbe mai potuto capire, comprendere, stare vicino, con solo e soltanto il suo enorme potere, che a tutti gli altri personaggi.

Sì, i personaggi della Bardugo sono fantastici, belli, veri, ma, per me, nessuno come lui, nemmeno Nikolai. Forse l'ho amato anche più di Kaz, non lo so, ma siamo lì. Diciamo che forse Kaz è oggettivamente più in alto per il semplice fatto che è decisamente caratterizzato meglio...

Quindi, Leigh, perché, spiegami il perché bisogna soffrire così tanto, perché ho dovuto soffrire così tanto leggendo questa parte:

Aleksander."

His eyes fluttered shut. "Don't let me be alone," he murmured. And then he was gone.


Prima di arrivare alla fine del libro sapevo che si sarebbe risolto in tragedia, su questo non avevo dubbi. La storia si doveva risolver in qualche modo e ormai avevo inteso quale sarebbe stato il destino del Darkling...

ANCHE SE

ANCHE SE

Qui si apre una questione su cui ci ragiono da due mesi (si avete letto bene, ho letto questo libro a gennaio e ci sto ancora rimuginando sopra).

Era necessario uccidere il Darkling? O meglio, era necessario fa dirottare la trama del libro tutta nella direzione alla lotta contro il Darkling? E' davvero lui il problema? Capitemi, non sto dicendo che è buono, è indubbiamente un personaggio molto grigio e che ha fatto tutta una serie di azioni sbagliate, che non giustifico, ma ... Cosa porta la sua morte, oltre alla zappata che mi sono data su i piedi dato che ho pianto per mezz'ora?

King of Scars forse risponderà a queste mie domande (aggiunta dopo l'inizio di KoS mmmmm)


Quello che penso è che questa storia sia andata verso una direzione fino ad un certo punto (tipo metà di S&S) e poi abbiamo fatto dietro front. Ad un certo punto il Darkling diventa il male assoluto (NON STO DICENDO CHE NON SIA CATTIVO) e tutte le colpe e problemi vengono assegnati a lui.

Per questo dico che probabilmente la serie ha risentito tanto degli anni in cui è stata scritta. Oggi forse sarebbe stata un pochino più coraggiosa e concentrarsi sull'aspetto grigio dei personaggi...

Non lo so.

Non sto dicendo che non doveva concludersi così, chi mi conosce sa che accetto anche quando un personaggio principale muore alla fine se questo ha un senso, una finalità per il dopo, ma non in questo caso, non in questo modo, dannazione. E' stato tutto così inteso, veloce, drammatico che mi è arrivato addosso come una mattonata in piena fronte. Mi sale il magone ancora se ci ripenso.


Alina," the Darkling repeated, his fingers seeking mine. I was surprised to find fresh tears filling my eyes.

He reached up and brushed his knuckles over the wetness on my cheek. The smallest smile touched his bloodstained lips. "Someone to mourn me." He dropped his hand, as if the weight were too much. "No grave," he gasped, his hand tightening on mine, "for them to desecrate.”


Nella mia testa mi ero fatta mille teorie e avevo pensato al finale perfetto, quello che mi avrebbe potuto soddisfare, nonostante ci avrei sofferto tanto ugualmente. Alina e il Darkling, sono come il giorno e la notte, opposti, ma complementari. Due sfaccettature dello stesso tipo di potere, comprensibili sono l'uno l'altro. Se fossero morti insieme avrei potuto osannare questo finale per sempre, davvero. Giuro che dentro la mia testa avrebbe avuto un senso.

Non è stato così e mi si è spezzato il cuore. Letteralmente. Gli ultimi due capitoli sono stati una vera e propria pugnalata al mio povero cuore già distrutto dalla Bardugo.


Per non parlare della novella. La novella LEGGETELA. LEGGETELA.

There is no safe place. There is no haven. Not for us.

Sono fermamente convinta che forse la novella andrebbe letta prima della fine, non so precisamente quando, ma va letta.


What's your favorite color?" asked Sylvi.

"I don't have one."

"How can you not have one?"

Deep blue like the True Sea. Red like the roofs of the Shu temples. The pure, buttery color of sunlight—not really yellow or gold, what would you call it? All the colors you couldn't see in the dark.”


Seconda cosa.

Quando ho letto la fine, e con fine parlo dell'epilogo, e ho capito che, seriamente, Alina e Mal se ne vanno a vivere la loro vita lontano da tutti ho lanciato il libro giù dal letto.

Okay, è quello che ha sempre voluto.

Okay, Mal è l'amore della sua vita (scusate ma: madò che reflusso)

Okay, è il finale che ci sta per Alina

MA

MA SCUSATE

MA RAVKA? NIKOLAI?

Abbandonati, così, de botto, senza senso?

Alina vinci il premio per essere stata la protagonista più egoista del mondo. E per me il premio lo aveva Katniss Everdeen, intendiamoci, mia queen suprema di egoismo.


Io non dico che Alina dovesse finire con il Darkling, okay (ANCHE SE), anche perché avete già letto come, secondo me, il libro doveva REALMENTE finire, ma ... c'è il mondo è ancora in fiamme e loro praticamente si rotolano nei campi? Gelato?

LO SO CHE HA SENSO PER ALINA

MA IO NON LA SUPERO QUESTA COSA

SPIEGATEMELA QUANTO VOLETE MA IO NON LA SUPERO

E NON DITEMI CHE ALINA NON VOLEVA IL SUO POTERE, NON LO AMAVA, PERCHE' NON E' COSI', QUINDI RICORDATEVI DI QUESTO PASSO NELL'EPILOGO


"Sometimes he would find her standing by a window, fingers playing in the beams of sunlight that streamed through the glass, or sitting on the front steps of the orphanage, staring at the stump of the oak next to the drive."


Torno a piangere.

Leigh stai attenta a quello che fai in KoS e RoW perché CK l'ho accettato, ma questi no.


PS Vorrei una pacca sulla spalla per non aver detto neanche una parola acida contro il personaggio di Mal. Non si merita la cellulosa e per me non esiste.


PSS Di fatto Mal in se per se non mi irrita così tanto, mi irrita quanto sia insostenibile quando lui e Alina interagiscono e il modo in cui lo fanno. C'è, questa dovrebbe essere la coppia """sana"""?

Okay, basta. Alla fine si meritano a vicenda quindi il problema malina è l'ultimo dei miei problemi per questo finale.


Bene,

Dopo quest'ultimo sclero pace e amore. Sì, questo finale mi fa venire il sangue amaro ma forse con King of Scars rivaluterò qualcosa? Sì, no?


Spero che la recensione vi sia piaciuta! Vi lascio i miei link utili:


163 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page